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FABULA RASA / 7 Il femminile di Karen

La Psicoanalisi di Freud domina incontrastata sebbene si affermi che è morta (un po' come il marxismo, vi risulta?). Adler, Jung, Lacan, non hanno avuto lo stesso successo di Freud. Per non parlare delle psicoanaliste… Chi conosce, a parte gli addetti ai lavori,  Karen Horney? So già la risposta! Eppure questa donna coraggiosa rappresenta, ancora e soprattutto oggi, con la sua Psicologia femminile (che studiai più di trent’anni fa) un punto di riferimento costante per le trasformazioni in atto sul ruolo della donna nella società patriarcale nonché maschilista. Nel 1920 la Horney fu tra le prime donne a entrare nell’Istituto Psicoanalitico di Berlino e a mettere in discussione, sulla base dei suoi studi e delle sue esperienze cliniche, le idee di Freud. Arrivò cosi alla conclusione che a condizionare il comportamento umano non fossero soltanto i fattori biologici ma soprattutto quelli culturali.  Freud, vissuto in una società maschile (che ancora, ahimè, persiste), quale teoria poteva sviluppare se non quella dell’invidia del pene da parte della donna nei confronti dell’uomo? La Horney intuisce che tale invidia riguarda invece le maggiori possibilità di affermarsi nella società del sesso maschile rispetto al sesso femminile. E allora, l’uomo non dovrebbe essere geloso della maternità e dell’allattamento? Vi tornano i conti?

Il complesso di Edipo, poi, non è legato all’istinto sessuale o di morte ma è il prodotto di un rapporto interpersonale disturbato, che può anche, ma non esclusivamente, connotarsi sessualmente. Esso è, dunque, il risultato di condizioni culturali che stimolano la rivalità sia fuori che dentro la famiglia. La Horney, insomma, sviluppa una teoria dell’Io opposta alla teoria freudiana degli istinti.

Ne La paura nei confronti delle donne sostiene che gli uomini si difendono attaccando e distruggendo l’amor proprio delle donne. In tema di violenza di genere e femminicidio non possiamo proprio fare a meno di ricordarla.

 

ennebi 

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