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IL POETARLO /6 L'amore di Elisabeth

Nel 1978 mi regalarono un’agenda Holly Hobbie che ho conservato tra i ricordi più cari. Non sempre il passato torna per punirti. L’agenda è piena di testi di canzoni e poesie trascritti in bella copia. Per lo più poeti: Prevert, Neruda, G. Lorca, ma fra tutti spicca un verso di Elisabeth Barrett Browning: Se vuoi amarmi/ amami null’altro che l’amore stesso/ Non dire mai io l’amo per il suo sorriso/ il volto/ il modo di parlare/ perché queste cose possono cambiare col tempo/ o cambiare per te. L’ho ritrovata, questa poetessa, nel carteggio di Lettere scelte 1846-47 con Robert Browning: due anime che vissero davvero d’amore e di poesia. Età vittoriana e stili di vita completamente diversi: lui mondano, lei reclusa in casa per una malattia respiratoria.  Ma forse non è solo la malattia, il padre non permette a nessuno dei dieci figli di farsi una vita propria.  I suoi Poems attirano l’attenzione di Robert che le scriverà: Amo questi libri con tutto il cuore, e amo anche voi!  La passione porterà Elisabeth a scappare in Italia con il suo amato. Se per te lascio tutto, sarai tu per me tutto?/ Non mi mancherà il colloquio domestico/ con la benedizione dell’abituale bacio/ che a ognuno spetta? Ho sofferto/ sono difficile da amare./ Ma tu amami - vuoi? Apri intero il tuo cuore/ e lì racchiudi le umide ali della tua colomba. Elisabeth ha vissuto solo interiormente, anche se ha sei anni in più di Robert, ha vissuto con il cuore nei libri e nella poesia… e l’esperienza nei sogni ad occhi aperti.  Se la mia poesia, gli scrive, vale qualcosa agli occhi di qualcuno… è la mia parte migliore. La poesia è il luogo in cui ho più vissuto e sono stata felice, e perciò racchiude tutti i miei colori; il resto di me non è altro che una radice, buona per la terra e l’oscurità. Robert non l’aveva mai incontrata, ma sapeva che era la donna da amare. La prima volta che mi baciò, baciò le dita della mano che scrive, che si fece così più liscia e bianca, restia al mondo. Entrambi scrivono d’amore, entrambi continueranno a scrivere ma insieme. Il cavaliere ha vinto il tiranno che teneva la sua dama prigioniera e la poesia si farà vita. Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito e se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte…  Quando forti e dritte/ le nostre anime si stringono in silenzio sempre più vicine/ finché le punte ricurve delle loro ali/ aperte prendono fuoco, quale amaro/ torto può farci la terra per impedirci/ d’essere a lungo felici? Nessuno!

ennebi

 

 

 

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