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FABULA RASA 30/ La forza di Rebecca

Credo che Cicely Isabel Fairfield, giornalista appassionata della questione femminile a soli diciotto anni, abbia riconosciuto la propria forza già nella scelta dello pseudonimo: Rebecca West, nome dell’eroina femminista protagonista del dramma di Ibsen Rosmersholm, e che ne abbia dato dimostrazione nel lungo rapporto con un uomo sposato, lo scrittore H.G. Wells, di ventisei anni più vecchio, e con la nascita del loro figlio illegittimo (quarantenne  si sposò, ma con un altro).  Ammiratrice di Henry James e Marcel Proust, viaggiatrice instancabile, si apre al mondo con curiosità. Fondamentali tappe Parigi e l’America, dove cura una rubrica di recensioni sul New York Herald -Tribune fino al ’28 per ritornarvi nel ‘35 per una serie di articoli sul New Deal. In quel lungo intervallo scrive Il sale della terra, La Tartaruga edizioni,1994, che ho appena finito di leggere. Non ha peli sulla lingua o sulla penna, Rebecca, nei quattro lunghi racconti, assai coinvolgenti di cui è composto: si respira l’aria di Wall Street, della ricchezza e del crollo, del denaro e soprattutto del reale rapportarsi fra uomini e donne. Uno sguardo sull’America degli anni Venti e Trenta ma anche sull’emancipazione femminile e sui conflitti di coppia. Sembra quasi di partecipare a quei dialoghi taglienti nei quali, fra partner, non c’è esclusione di colpi. Come se lo stile ironico e disincantato di Rebecca si concentrasse non solo sui sentimenti amorosi ma soprattutto sui rancori. Cruda, diretta e ironica. Una prosa convincente, prepotente, che non lascia nulla all’immaginazione ma ti sbatte la verità in faccia.

Rebecca si cimentò in vari generi: saggi storici e letterari, biografie, appunti di viaggio, romanzi, sempre attratta dal nuovo con una tensione caparbia sul presente. A testimonianza del suo forte carattere (ricordato anche dalla Woolf, nel suo diario, in merito al loro incontro) che nel giornalismo trova la valvola di scarico perfetta. Una donna forte, impetuosa e una scrittrice dai toni intensi che si confronta con il senso delle cose in maniera energica, in una sfida continua e audace. Rebecca West fa aderire il significato delle sue parole al tempo reale e presente della sua scrittura, pur consapevole di non conoscere nessuno che sappia parlare. Chi sa esprimere cose difficili – quelle che davvero contano – a parole?  Io, di certo, leggendo i suoi racconti ne ho conosciuta una, di persone capaci di farlo: lei!

 

ennebi

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