Si era svegliata con una strana sensazione che per tutta la giornata non seppe spiegarsi. Ma lungo la strada, si rese conto che quello smarrimento, che per anni si era cucita addosso, ora l’aveva abbandonata. Non le apparteneva più quella smania di penetrare, di sprofondare ad ogni costo, rovinando sempre le cose più belle con la pesantezza dell’essere. Arrivò così fino a quel punto. Quel punto esatto del suo tempo che le offrì la meravigliosa scoperta. Aveva come risentito la voce, mentre era in auto. Sì, era proprio lei, la voce del suo daimon. Ecco il sogno, le si rivelò come all’improvviso: era abbracciata a qualcuno che le diceva ti amo. Lei chiese di ripetere, non aveva capito bene, e la voce aveva ripetuto più forte: ti amo! E allora lei rispose: «Anche io ti amo». Si sforzò di ricordare chi fosse la persona, forse era un uomo, ma chi? Inutilmente, alla fine della giornata, quella primavera che si era mostrata così avara di sole, sorrise con dolcezza al suo cuore. Non era un uomo, era il suo sé, era il suo maschile, era il suo femminile, era la sua anima che la amava. Lei finalmente si amava. E poteva cominciare ad amare. E risentiva l’emozione di quella voce, che prima sommessa, poi chiara e forte, le arrivava dentro, come il tepore delle membra sciolte da ogni tensione, nel momento magico del movimento rapido dei suoi occhi, che di lì a poco si sarebbero aperti a quel nuovo giorno della vita. Ti amo, ti amo. Ricordatelo, non dimenticarlo mai. Difendi sempre il tuo sogno di primavera. Il semaforo era diventato verde e non se n’era proprio accorta, i suoni dei clacson la riportarono su questo pianeta. Svoltò velocemente, aveva finito di piovigginare e sembrava che il cielo assumesse nuove sfumature, l’impressione era quella di un’armonia che vibrava nell’aria. Così, quando lei tornò a casa, non le sembrò strano nulla, anzi, tutto rientrava nel progetto cosmico di quella strana scansione di eventi, che era iniziata sotto le lenzuola e chissà per quanto ancora doveva continuare. Non aveva bisogno di uomini, né di nuovi figli, e tantomeno di perfezioni. Aveva la sua voce dentro, nella sua anima vergine.
ennebi
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Caterina D (lunedì, 21 marzo 2022 14:23)
Molto suggestivo questo testo. Giunge in un momento di crisi esistenziale: mi chiedo chi sono e chi vorrei essere, ma non sento la mia anima darmi risposte. Rileggerò il tuo racconto per aiutare il mio inconscio a rivelarmi di me ciò che non vedo. Grazie, scrittrice dei Laghi!
Ornella (lunedì, 21 marzo 2022 14:47)
Un racconto che diventa terapia dell'anima, da fare leggere a tutti a chi crede e nn crede in se stesso,; un racconto che fa star bene
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 14:55)
Cara Caterina, le risposte arriveranno quando sarai pronta. La primavera è appena iniziata... Il sole ci scalderà il cuore dopo il freddo dell'inverno e si diraderà la nebbia. Sii pronta a sbocciare come un nuovo fiore alla luce del mattino.
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 14:58)
Grazie, Ornella. La fiducia che riponi nel sogno di primavera mi gratifica. Che possa diventare momento di rigenerazione collettiva...
Linda (lunedì, 21 marzo 2022 15:00)
Bello! Leggerti è uno stimolo a riconoscere e saper ascoltare la propria "voce dentro"�
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 15:05)
Grazie, Linda. Il nostro daimon non può tradirci. Dobbiamo "solo" trovare il tempo e il coraggio di ascoltarlo.
Tina (lunedì, 21 marzo 2022 16:10)
È sempre un piacere leggere i tuoi racconti, aprono il cuore e la mente. Grazie Nuccia per la tua grande sensibilità.
Antonella (lunedì, 21 marzo 2022 16:36)
Bellissimo,come bellissimo è tutto ciò che riesci a farmi vivere con i tuoi scritti.Proprio oggi parlando di FELICITÀ con i miei bambini ,ascoltando le loro risposte su ciò che per loro è LA FELICITÀ …..ad un certo punto una bambina mi ha chiesto “ maestra per te cos è la felicità???”…..non ti nego che questa domanda mi ha fatto tremare …..però una frase ,timida,ma che faceva a botte con la voglia di essere urlata è stata RIUSCIRE AD AMARMI❤️Antonella
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 16:47)
Cara Tina, grazie a te per l'attenzione e il tempo che mi dedichi.
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 16:51)
Cara Antonella, che bella risposta e che grande esempio per i tuoi alunni. Sappiamo bene che nessuno può insegnarcelo, ad amarci, ma vedere, sapere che c'è chi si prende cura di sé, ci fa capire che possiamo, dobbiamo farlo tutti. Soprattutto noi donne. Grazie.
Concetta Ianni Lucio (lunedì, 21 marzo 2022 18:55)
Grazie per avermi reso partecipe dei tuoi pensieri, sentimenti, sensazioni. Penso che se tutti amassimo un po' di più noi stessi la visione dell'altro e del mondo sarebbe senz'altro molto diversa
Nuccia Benvenuto (lunedì, 21 marzo 2022 20:29)
Grazie a te, Concetta, per la tua profonda riflessione. Sarebbe
senz'altro migliore...
Antonella (lunedì, 21 marzo 2022 21:08)
Bellissimo e profondo. Amare se stessi sembra un esercizio semplice e invece non lo è affatto. Entrare in vera comunione con la propria anima richiede pazienza, umiltà e perdono. E spesso è davvero troppo... !
Nuccia Benvenuto (martedì, 22 marzo 2022 10:25)
Cara Antonella, è una fatica che spesso, anzi tutti i giorni dobbiamo rinnovare. La fatica delle donne. Riconoscerci, una buona volta!
Tania (domenica, 27 marzo 2022 15:54)
"Difendi sempre il tuo sogno di primavera"...bellissimo! Buona primavera �
Nuccia Benvenuto (domenica, 27 marzo 2022 16:05)
A te, Tania. Che la tua vita possa essere un'eterna primavera.