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FABULA RASA /57 La leggenda di Vittoria

La bella bimba dai capelli neri / è là sul prato e parla e gioca al sole. / Io so quei giochi e so quelle parole; / rido quel riso e penso quei pensieri. / Son io la bimba dai capelli neri. Quella bimba è Vittoria Aganoor (1855-1910) la poetessa (di cui si è persa memoria) della Belle Époque, di origini armene, ma nata a Padova. Fortunata ad avere come maestro Giacomo Zanella, amica di Andrea Maffei, Antonio Fogazzaro, Enrico Nencioni, visse un'infanzia e un'adolescenza felici durante le quali la sua fervida intelligenza e il suo spirito vivace si nutrirono di buone letture, studi, incontri.

Vecchia casa non sai / fra le tue mura, quanto / albergasti fulgor di primavere! / I primi studi, il primo amore, il primo / schianto e il tesoro opimo / delle speranze, vergini immortali, / nemiche d’ogni pianto, / benedette chimere / di bellezza sovrane / che t’ornavan di fiori, e d’astri, e d’ali, / vecchia casa lontana.

Un articolo di Matilde Serao per la morte di Vittoria, incomincia proprio con queste parole rievocatrici: “O primavera del nostro spirito, in cui potevamo soddisfare la nostra gaia fame intellettuale e placare la nostra sete inestinguibile intellettuale, al nutrimento più saporoso e alle sorgenti più cristalline!"

Di una bellezza esotica e raffinata, Vittoria insegue i propri  sogni: d'amore e d'arte, ma è molto riservata, col pensiero rivolto a qualcosa di lontano. Le sue liriche riveleranno pian piano quell'animo inquieto e ribelle che lei ha celato dietro il garbo, il dovere, la lunga assistenza alla madre malata. Siamo sempre così brave in questo, noi donne!

Nel 1898, da una lirica inviata a Domenico Gnoli, nasce un’amicizia epistolare e forse un amore.  PirandeIlo si ispirerà per il dramma Quando si è qualcuno, a una lirica che Domenico, a insaputa di Vittoria,  le ha dedicato sotto falso nome.

Tormenti per la morte del poeta amato: Potrà mai la terra / fendersi e scoperchiarsi un ' inchiodata / bara, e di nuovo accendersi due spenti / occhi e una bocca suggellata ancora / aprirsi alle parole? Quelle rigide / mani, potranno mai come una volta / le mie stringere ancora? emergono in Leggenda eterna, prima e sofferta pubblicazione, nel 1900. Croce la definirà una voce spontanea, ma lei sosterrà di scrivere con la testa e non con il cuore.

Canta una voce: — O genti dolorose / io vengo, io vengo! Aprite alle speranze / il core, aprite le rinchiuse stanze / alla giungente carica di rose. / Io vengo, io vengo! Ogni / deserto ed ogni rupe fiorisce; levate la testa / e sorridete; io vengo per la festa / meravigliosa, carica di sogni. / Non sai che qui s'appresta / la portentosa festa / d'Aprile, o donna dalla smorta faccia?

ll matrimonio con Pietro Pompili è l'inizio di una nuova fase della vita, a Perugia, sul lago Trasimeno, dove compose le Nuove Liriche, pacate e dedicate al marito che si prenderà cura di lei e che l'accompagnerà fino all'ultimo giorno. E oltre: sparandosi un colpo di pistola di fianco al cadavere della moglie appena morta di cancro, suggellerà la promessa della leggenda eterna che è l'amore.

 «Il dì che si spense Vittoria Aganoor», ha scritto Arturo Graf, «tacque all'orecchio degl'Italiani una voce di schietta, pensosa, nobil poesia; voce che scaturiva dal profondo di un'anima eletta e dell'anima cercava il profondo».

Te li rammenti, o Luna, / gli occhi febèi della fanciulla bruna? / Ora è stanca; la penna ecco depose; / e la man preme su le ciglia nere. / Di quanti sogni e quante primavere / vide sfiorir le immacolate rose? / Ora è stanca; la penna ecco depose.

ennebi

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Commenti: 4
  • #1

    Filomena Presta (domenica, 03 aprile 2022 16:23)

    Le correnti marine agitano il profondo marino, alla stessa maniera l’inquietudine interiore di chi scrive agita l’animo…
    Il garbo di Vittoria nasconde una penna sensibile ed attenta alle emozioni.
    Complimenti per la scelta del personaggio Nuccia.

  • #2

    Nuccia Benvenuto (domenica, 03 aprile 2022 16:42)

    Felice che anche questa poetessa dimenticata riemerga in superficie! Grazie per la tua sensibilità.

  • #3

    Ornella (domenica, 03 aprile 2022 21:26)

    A te che cerchi la bellezza nella cultura che si è firmata donna, a te che ci aiuti a scoprire memorie dimenticate o forse volutamente dalla storia messe da parte, a te un grande grazie

  • #4

    Nuccia Benvenuto (lunedì, 04 aprile 2022 16:04)

    Grazie a te, Ornella.Lettrice sensibile, attenta e fedele!